L’arte giapponese della stampa su matrice di legno era chiamata ukiyoe o “del mondo fluttuante”, perché si era andata perfezionando nel periodo Edo (1603-1868) quando una nuova cultura mercantile edonista utilizzò il termine per definire il mondo moderno, alla moda, sensuale ma transitorio ed effimero e quindi da godere appieno momento per momento, abbandonandosi alla corrente. Era espressione di un nuovo gusto estetico ed era un’arte popolare, prediletta dai cittadini che vi volevano ritratti gli attori del momento, le bellezze dei quartieri del piacere, i campioni del sumo, i luoghi celebri delle città.
Quest’arte straordinaria era ed è opera collettiva perché alla sua realizzazione contribuiscono più personalità: l’artista che crea il soggetto, l’incisore, lo stampatore. Dal lavoro accurato di ciascuno nasce un capolavoro unico.