Giangi Pezzotti nasce a Crema nel 1963. Disegna fin da bambino ma è alla musica che i genitori lo indirizzano iscrivendolo a scuola di pianoforte. Studia al Liceo artistico di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Bergamo e Brera. Al liceo milanese conosce il pittore Mimmo Paladino; l’incontro si traduce in stima reciproca, anche per una precoce affinità elettiva pittorica.
All’Accademia di Bergamo stringerà amicizia con i pittori Finazzi e Verdi. Con C. Gritti approfondisce la tecnica dell’incisione, attività che non abbandonerà più. Viaggia in USA, Canada e Nord Africa, dove scopre il Calligrafismo Arabo; resta colpito dalle miniature del primo periodo mussulmano, immagini al confine tra astrazione e figurazione didascalica per immagini.
Trasporta questo “Impero dei segni”nella pittura mentre fanno la loro apparizione nei quadri le figure degli “Angeli” e dei “Santi”, icone di un’idea di spiritualità che antepone il principio al ritratto. Come incisore collabora con poeti come G. Oldani e F. Loi, che lo coinvolgono in un linguaggio congeniale di immagini e pensiero. L’incisione (stampata anche in grandi formati) è, con la pittura e la musica, parte fondante dell’edificio coerente dell’estetica di Pezzotti.