“Incarnazione del segno” è un ciclo unitario di opere grafiche realizzate da Francesca Magro nell’arco di un biennio, fra 2011 e 2012, costruito come un diario immaginario che rende visibile una possibile umanità futura, modificata e snaturata dalla biotecnologia fino a competere con la robotica, in tutte le sue tensioni e inclinazioni. Da sempre attenta ai temi della figura, Francesca Magro, si interessa da qualche anno del tema dell’Oltreuomo, ovvero del corpo in relazione ai progressi scientifici, affrontando i temi dell’alienazione del futuro uomo-macchina: un corpo, insomma, non più sensibile ma oggetto di manipolazioni di ogni tipo.
Le trentotto incisioni che si snodano all’interno del laboratorio e del corridoio adiacente, sono accompagnate da dieci fotografie di Andrea Angelucci che raccontano la genesi di questo ciclo incisorio nella stamperia d’arte 74/b di Ivan Pengo.
Accompagna la mostra un volume a cura di Luca Pietro Nicoletti edito da Silvana Editoriale, con contributi interdisciplinari di: Roberto Travaglini (Università degli Studi di Urbino), Silvia Cuppini (Università degli Studi di Urbino), Giancarlo Ricci (Psicanalista e Saggista), Florinda Cambria (Università degli Studi di Milano) e Luca Pietro Nicoletti (Università degli studi di Milano), Andrea Angelucci (fotografo), Federicapaola Capecchi (Coreografa teatrodanza) e Francesco Tadini (regista, autore televisivo)
Catalogo Silvana Editoriale, a cura di Luca Pietro Nicoletti.